Alla fine degli anni ‘50 fecero la loro comparsa sul mercato i vetri monolitici, quelli che noi oggi chiamiamo comunemente “Float”, cioè i vetri standard. Il processo produttivo di questi vetri si basa su un processo consolidato che ne prevede la fusione ed il susseguente galleggiamento (derivante appunto dal termine inglese “float”) in un bagno di stagno liquido, così da formare la lastra di vetro. In un secondo momento si passa ad una fase di raffreddamento in modo da eliminare qualsiasi tensione interna.
Le applicazioni principali per cui si ricorre comunemente al vetro float possono essere così riassunte:
- Creazione di vetri con varie gradazioni di colori (leggermente verdi, bronzo, blu o super trasparenti) adatti principalmente al mondo dell’arredo di interni;
- Utilizzo in svariati processi come quelli di decorazione, molatura, curvatura, stratifica, tempra, coatizzazione.
In particolare, l’uso del vetro float tal quale è considerato tutt'oggi pericoloso per applicazioni architettoniche, per la tendenza a rompersi in pezzi taglienti di grandi dimensioni, spesso causa di correlati infortuni o gravi incidenti. Da sottolineare inoltre, come anche dal punto di vista dell’ isolamento termico e acustico garantisca una copertura pressoché parziale.
Proprio per ovviare a queste ultime mancanze in termini di prestazione termica è stato pensato il deposito magnetronico (detto anche coating o, semplicemente, deposito).
Il processo di coatizzazione
Tramite la deposizione di ossidi metallici sulla superficie di una lastra di vetro float si ottiene quello che viene denominato vetro rivestito o vetro coatizzato. In base al processo produttivo seguito, si possono distinguere due diverse metodologie di coating: pirolitico e magnetronico. Analizziamole nel dettaglio:
- Il coating pirolitico avviene ad elevata temperatura, direttamente all’uscita della lastra di vetro float dal forno attraverso l’applicazione a spruzzo di ossidi metallici. Questa tecnica consente l'inclusione di ossidi metallici direttamente sulla lastra ancora incandescente, così da incrementarne la resistenza agli agenti atmosferici. I vetri trattati con questo processo, una volta arrivati alla fase di assemblaggio delle vetrocamere, possono anche essere posizionati all’esterno. Una volta concluso il procedimento, questi coating si dimostrano resistenti anche a trattamenti termici successivi (come ad esempio la tempra o la curvatura).
- Il coating magnetronico prevede l’impiego di molti strati di ossidi metallici su una delle due facce della lastra di vetro attraverso un processo sotto vuoto. I vetri trattati con deposito magnetronico sono però più delicati rispetto ai pirolitici e proprio per questa ragione infatti molte tipologie vengono montate esclusivamente rivolte verso l’interno del vetrocamera. Resta invece la possibilità di applicare strati metallici la cui ossidazione si completi in successivi trattamenti termici (tempra), conferendo al deposito la prestazione desiderata.
COOL-LITE® XTREME 70/33
COOL-LITE® XTREME è il vetro ad alte prestazioni di Saint-Gobain con una selettività estremamente elevata, che vanta il 70% di trasmissione luminosa bloccando contemporaneamente circa due terzi del calore solare. Queste prestazioni sono rese possibili grazie all’ultima innovazione in termini di depositi per il controllo solare. Questa peculiare tipologia di depositi, a triplo argento, viene applicata su base PLANICLEAR® o DIAMANT® con un processo magnetronico in condizioni di vuoto. COOL-LITE® XTREME possiede un’estetica neutra con il più alto livello di trasparenza, sia nella versione indurita che in quella “da temprare”.
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TIMELESS®
TIMELESS® è il vetro di Saint-Gobain - prodotto nello stabilimento di Pisa - pensato per essere installato nelle cabine doccia. L’applicazione di un deposito magnetronico in ambiente sottovuoto assicura una protezione permanente, in più consente al vetro di mantenere la propria trasparenza e non assumere velature biancastre, garantendo una facilità di pulizia contro la corrosione prematura.
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PLANITHERM® CLEAR 1.0
PLANITHERM® CLEAR 1.0 è il deposito basso emissivo specifico per il mercato delle finestre per il residenziale, realizzato attraverso procedimento magnetronico di strati multipli di metalli nobili su un vetro float chiaro PLANICLEAR®. Il deposito riflette l’irraggiamento infrarosso di onda lunga, permettendo di conservare il calore all’interno degli ambienti. Le eccezionali caratteristiche energetiche (trasmittanza termica, trasmissione luminosa e fattore solare) influenzano pesantemente il rendimento energetico globale dell’edificio. Inoltre, massimizzare l’utilizzo della luce diurna, riduce l’impiego dell’illuminazione elettrica favorendo di conseguenza consistenti risparmi energetici.
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