È divenuta ufficiale la notizia della proroga del Superbonus 110% fino al 2025, introdotto dal Governo Conte nel Decreto Rilancio del Maggio 2020 (al 70% dal 2024). Ad oggi questa proroga valeva solo per ristrutturazioni di condomini ma il governo ha deciso di estendere il bonus anche alle case unifamiliari. L’idea è quella di dare più tempo per la ristrutturazione di case unifamiliari ai proprietari con tetto di reddito. Infatti quest’ultima è una delle ipotesi che il governo sta valutando per raggiungere un accordo sulla proroga del Superbonus includendo così anche le ristrutturazioni di case singole, ville e villette. 

Ecco come ha funzionato fino ad ora

Il motivo che si pone alla base della nascita del Superbonus al 110% risiede nella necessità della messa in sicurezza dal punto di vista sismico delle abitazioni ma anche da quella di migliorare la classe energetica degli edifici esistenti, soprattutto nel caso degli innumerevoli palazzi e costruzioni presenti nei centri storici e senza classificazione energetica . 

Coloro che sono interessati alla ristrutturazione e vogliono usufruire del Superbonus possono beneficiare di una detrazione del 110% rispetto alle spese sostenute per gli interventi. Il Superbonus non si può tuttavia applicare a più di due immobili di proprietà. 

Requisiti di accesso

• Il primo requisito fa riferimento alla necessità di migliorare di almeno 2 classi energetiche oppure solo di una classe qualora si raggiunga la più alta disponibile. L’aumento delle classi energetiche deve essere certificato da un APE (Attestato di prestazione energetica) rilasciato da un tecnico abilitato. 
• Il secondo requisito è relativo al rischio antisismico. Infatti il bonus viene erogato solo a condizione che gli interventi vadano a ridurre il rischio sismico: le abitazioni si devono trovare in zona sismica 1,2 o 3. In caso di adeguamento antisismico si può godere di una detrazione del 90% sull’acquisto della polizza assicurativa anticalamità. 

Le novità introdotte nella Legge di Bilancio 2022 

Il Superbonus al 110% è dunque salvo e anche più solido che in precedenza, ma con diverse scadenze in base al tipo di beneficiario:

• Villette e unità unifamiliari. La maxi detrazione sarà ottenibile fino al 31 dicembre 2022, solo per le prime case e qualora il tetto Isee non superi i 25mila euro. Altrimenti i lavori saranno agevolabili esclusivamente se la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) risulti effettuata entro il 30 settembre 2021. In tutti gli altri casi, il termine ultimo per concludere i lavori è il 30 giugno 2022.
• Condomini e persone fisiche proprietarie uniche o in comproprietà di edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate. In questi casi il Superbonus resta valido fino al 31 dicembre 2025, ma dal 2024 si applica un cosiddetto “decalage”: 70% di rimborso per le spese sostenute nel 2024, 65% per quelle sostenute nel 2025.

Per quello che concerne gli altri bonus immobiliari la Legge di Bilancio conferma fino al 31 Dicembre 2024 anche l’Ecobonus (per cui la detrazione andrà dal 50% al 75%), per il Bonus ristrutturazioni (con detrazione al 50%), per il Sismabonus (per cui la detrazione passerà dal 50% al 85%), per il Bonus mobili detrazione al 50% e il Bonus verde (con detrazione al 36%).

Ristrutturare rispettando i Criteri Ambientali Minimi (CAM)

I criteri ambientali minimi (CAM), secondo il Ministero della Transizione Ecologica, “sono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato”. 

I CAM sono stati resi obbligatori da parte delle strutture appaltanti dall’art. 18 della L. 221/2015 e, successivamente, all’art. 34 del D.Lgs. 50/2016 “Codice degli appalti” (modificato dal D.Lgs 56/2017)

Ovviamente il bonus è applicabile anche all’installazione di vetri e vetrate (in modo più specifico per la sostituzione di infissi in vetro e per integrazioni dei componenti vetrati).
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